Sermoneta si trova su una propaggine collinare del versante Ovest dei Monti Volsci-Lepini, quello che dà verso la Piana Pontina ed il Mar Tirreno. Questo è uno dei paesi che orlavano le Paludi Pontine all’epoca della bonifica e quindi uno dei centri da cui provenivano i lavoranti locali che si aggiunsero ai numerosi immigrati veneto-romagnoli, qui trasferiti ad opera del regime (che aveva, giustamente, fatto di quella bonifica il suo fiore all’occhiello).
STORIA
Fu intorno al fatidico anno mille, che gli abitanti della zona intorno all’attuale Sermoneta salirono su questo colle per stabilirsi in un luogo più sicuro dove potersi difendere dagli assalti continui dei Saraceni. Infatti sul finire del X secolo sorse qui una prima postazione fortificata: il luogo era di proprietà della Chiesa che lo concesse ai Conti di Tuscolo i quali poi lo cedettero, nella prima metà del ‘200, agli Annibaldi (una famiglia di origine germanica). Furono gli Annibaldi a costruire la prima vera e e propria Rocca (era costituita principalmente da quello che oggi è il maschio del Castello); questa famiglia, a sua volta vendette Rocca e Borgo alla famiglia Caetani che la potenziò notevolmente.
Il tutto fu sottratto ai Caetani da Papa Alessandro VI-Borgia che fece di questo Castello un caposaldo importante per l’affermazione della potenza della propria famiglia, presidio avanzato verso il confine meridionale dei possedimenti pontifici. Alla morte di Papa Borgia, Guglielmo Caetani riacquisì tutto alla propria famiglia la quale restò nei secoli successivi molto legata a Sermoneta.
Il Castello, che domina l’abitato medioevale di Sermoneta, sicuramente originato dalla prima Rocca degli Annibaldi, fu notevolmente ingrandito in particolare da Onorato III Caetani (con i grandi interventi del 1455) cui avevano fatto seguito le ristrutturazioni volute dai Borgia. Al grande potenziamento delle opere per la difesa dalle ‘moderne’ armi di artiglieria, fu impegnato anche Antonio da Sangallo il Vecchio.
Si narra che Cesare Borgia - fedele alla sua fama - come primo atto della ristrutturazione, distrusse la Cappella sepolcrale degli odiati Caetani e fece disperdere le loro ossa. I Borgia elessero Sermoneta a Ducato che fu affidato a Rodrigo, (Figlio di Lucrezia e del suo amatissimo marito Alfonso di Bisceglie).
Il CASTELLO
Il Castello si erge maestoso e abbastanza cupo con le sue fortificazioni squadrate: si tratta di una struttura complessa in cui sono presenti tutti gli accorgimenti difensivi man mano dettati dall’evolversi delle tecniche militari antiche (fossato, torrioni, rivellino e ponti levatoi, passaggi obbligati e piazza d’armi) contemporaneamente ad una parte residenziale di grande pregio. Il Castello - che si raggiunge dal Borgo con la caratteristica Via delle Scalette - è infatti sostanzialmente diviso in due nuclei. La parte più alta è dominata da un possente mastio, a pianta quadrata, alto 42 m., mentre i tre corpi di fabbrica che delimitano il cortile comprendono anche saloni affrescati, probabilmente dalla scuola di Pinturicchio.
Il BORGO DI SERMONETA
Cresciuto splendidamente, nei secoli, all’interno di una Poderosa Cerchia Muraria, il Borgo si presenta ben conservato oltre che ricco di motivi di grande interesse. Tali sono la Cattedrale di Santa Maria, la Loggia dei Mercanti ed in generale il complesso di caratteristiche viuzze che ospitano anche una delle più antiche Sinagoghe del nostro paese (molte famiglie ebree assunsero il cognome Sermoneta, in relazione all’esistenza qui, nel Medioevo, di una prospera comunità ebraica).
Diverse sono le tradizioni sermonetane ricordate con manifestazioni che si tengono nel corso dell’anno.
Particolarmente importante la rievocazione del ‘ritorno di Onorato IV-Caetani e dei Sermonetani dalla Battaglia di Lepanto’ che si conclude con una grande Festa al Castello (si svolge nel mese di ottobre).